Un documentario che si fa testimonianza di una vita vissuta facendo cinema pensando agli esseri umani con il ritorno a una forma di espressione, il documentario appunto, che Olmi non aveva mai del tutto abbandonato. Il regista ci racconta degli ultimi tre convegni di Terra Madre a Torino. In quelle occasioni (e in particolare nel 2006) Carlo Petrini, ideatore di Slow Food, è riuscito a far giungere nel capoluogo piemontese persone che, in ogni angolo del mondo, la terra la amano, la coltivano e, soprattutto, la rispettano. E’ un documentario di denuncia quello di Olmi. Denuncia contro le sopraffazioni che anche in questo campo non si scontrano con i rigori della legge perché è il Dio Mercato che detta le non regole del liberismo più sfrenato. Ma non è solo questo. Grazie anche alla collaborazione con Piavoli e Zaccaro Olmi porta sullo schermo un atto di amore profondo che passa dall’elegia sulla vita a contatto con la Natura alla rispettosa e quasi invidiosa riflessione sulla vita di un uomo che ha avuto il coraggio di abbandonare la civiltà dei consumi per scegliere di vivere in un modo radicalmente diverso. Olmi ci ricorda anche che qualcuno ha pensato di preservare, nel Nord del nostro continente, i semi che rischiavano di scomparire in modo definitivo creando una sorta di Giardino dell’Eden nel ghiaccio. La Cineteca di Bologna, che è intervenuta nella produzione, è sicuramente consapevole di avere contribuito a creare un film che è un seme. Il suo compito è ora quello di conservarlo ma anche di metterlo a dimora ovunque sia possibile perché faccia maturare quel frutto prezioso che è la consapevolezza.
Il primo appunto che Carlo Petrini mi ha inviato è del 1° luglio 2006. E dice: “questo sarà un film politico e preveggente per far conoscere a tutti coloro che ancora non sanno, quegli esempi positivi che le Comunità dei contadini di tutto il mondo e i Presidi Slow Food mostreranno nel corso del grande raduno Terra Madre 2006 a Torino”. E io, naturalmente, ero fra coloro del nostro tempo che non conoscevano la solidale unione di intenti testimoniati in questo raduno mondiale fra tutte le Genti contadine. Uomini e donne che nelle loro terra ancora resistono all’incalzare di una delittuosa politica di sfruttamento esasperato e devastante dei suoli fertili, unica risorsa per il cibo di tutti i popoli. Una testimonianza eroica di eterna e leale alleanza con la natura e i suoi frutti. Un’alleanza che non ha barriere di lingue, divisioni di ideologie e religioni, né confini di Stati. Al Forum di Terra Madre ho riconosciuto i contadini come li ricordavo nelle nostre campagne, al tempo della mia infanzia. I volti dei contadini si somigliano in ogni angolo del mondo. Sono volti su cui si riconoscono le medesime tracce di vita, così come le fisionomie dei paesaggi con i campi arati, le colture, i pascoli. Oggi quel mondo dei contadini è assediato dalle grandi imprese il cui scopo è nel profitto. Anche il contadino vuole guadagnare, ma il suo attaccamento alla terra è anche un atto d’amore ed è in questo sentimento solidale che si genera il rispetto della Natura. Sono sicuro che questi onesti cittadini non tradiranno mai la loro Terra. E noi cittadini metropolitani, che viviamo inscatolati nelle nostre città, senza più i colori e i profumi delle stagioni forse, in un giorno molto prossimo, se ci capiterà di passare accanto a un orto dove un nonno e una piccola bimba colgono i frutti maturi, allora potremo ancora riconoscere la vera casa dell’uomo.
(Ermanno Olmi)
- Tipologia Lungometraggio
- Produzione Ipotesi Cinema, IBC Movie, Rai Cinema, con il contributo del MiBAC, Slow Food, Cineteca di Bologna
- Regia Ermanno Olmi
- Interpreti Omero Antonutti (voice off), Vandana Shiva, Ampello Bucci, Marco Rizzone, Pier Paolo Poggio, Aldo Schiavone, Carlo "Carlin" Petrini, Maurizio Gelati, Angelo Vescovi
- Soggetto Ermanno Olmi Franco Piavoli Mario Piavoli Carlo "Carlin" Petrini
- Sceneggiatura Ermanno Olmi Franco Piavoli Mario Piavoli Carlo "Carlin" Petrini
- Musiche Adriano Celentano (Brano “Un Albero di Trenta Piani”)
- Montaggio Paolo Cottignola, Mario Piavoli
- Fotografia Fabio Olmi, Mario Piavoli
- Suono Francesco Liotard Carlo Missidenti Francesco Alafaci Danilo Moroni