Tre vicende al femminile in tre epoche diverse. Per tutte le protagoniste il problema è lo stesso: il conflitto nasce sempre dalla difficile coesistenza del proprio lavoro con il privato (famiglia, fidanzato, marito).
Stella è una contadina alla fine degli anni quaranta: ventotto anni, un marito e tre bambine piccole. Lavora duro per poter comprare un pezzo di terra da coltivare ma le continue gravidanze sono un ostacolo alla realizzazione del suo sogno.
Sonia è una studentessa milanese che si sta per laureare durante i primi anni settanta. Una borsa di studio a Roma e la conseguente necessità di spostare la data del matrimonio diventeranno motivo di tensione con il fidanzato.
Silvia è una operatrice telefonica degli anni novanta in un’azienda che vende per corrispondenza. Suo marito lavora nella stessa azienda come caporeparto. La diversa visione nell’affrontare i problemi sindacali e occupazionali all’interno della ditta sarà la causa di un duro conflitto tra loro.
“Tre donne, tre epoche (fine dei ’40, dei ’70, dei ’90), tre classi (contadina, piccoloborghese, operaia), tre siti del Nordest: campagna di Piadena (CR), cittadina di provincia (esterni a Milano), fabbrica di Assago (MI). E un’interprete: l’intensa, duttile Ceccarelli. Ideato e scritto da Elena Calogero con il regista, al suo 2° film, in presa diretta sulla realtà sociale italiana. Storie di donne volitive, più avanzate degli uomini che hanno al fianco e per amore dei quali si sacrificano. È uno dei due denominatori comuni che danno al film unità, coesione, coerenza. L’altro è lo stile, fondato, anche troppo talvolta, sulla sottrazione: dialoghi al minimo, rifiuto delle scene madri, lavoro di lima, equilibrio tra immediatezza e controllo narrativo. L’episodio più debole è il 2° (Sonia) per lo schematismo dimostrativo dei caratteri; il più risolto è il 3° (Silvia) per lo spessore del conflitto drammatico che rispecchia la complessità della realtà. Costato 700 milioni di lire, è uno dei migliori film italiani “invisibili” del 2000. Prodotto, come il precedente Tre storie, da Ipotesi Cinema.” Morando Morandini
- Tipologia Lungometraggio
- Produzione Ipotesi Cinema, Rai Cinema, Haibun Films
- Regia Piergiorgio Gay
- Interpreti Sandra Ceccarelli (Stella, Sonia e Silvia) Paolo Pierobon Denis Fasolo Antonio Latella Margareta Von Kraus Giuseppe Battiston Antonio Catania Raffaele Fallica
- Soggetto Elena Calogero
- Sceneggiatura Piergiorgio Gay, Elena Calogero
- Musiche Domenico Mezzatesta
- Montaggio Carlotta Cristiani Sabrina Foti
- Costumi Daniela Verdenelli
- Scenografia Daniela Verdenelli
- Fotografia Fabio Olmi
- Suono Corrado Morra (I) Francesco Liotard