L’Italia del grande passo. La folta selezione italiana è capeggiata dal film nel concorso principale (riservato a opere prime e seconde): Il grande passo di Antonio Padovan, che aveva già firmato Finchè c’è prosecco c’è speranza. “Atmosfere mazzacuratiane – spiega la Martini – per paesaggi e umanità. E l’idea di mettere insieme due attori a fare i fratelli, Giuseppe Battiston e Stefano Fresi. Il primo vive in un paesino del Polesine, fa danni cercando di costruire un razzo che va sulla luna ed è considerato lo scemo del villaggio. A tirarlo fuori dai guai il fratello (di padre) chiamato da Roma. (da La Repubblica.it)