Ipotesi Cinema è un laboratorio per idee e le immagini fondato da Ermanno Olmi e Paolo Valmarana nel 1982 a Bassano del Grappa. Il metodo della scuola prevede un laboratorio collettivo (“Postazione per la memoria”) nel quale tutti i partecipanti contribuiscono alle attività di sceneggiatura, regia, ripresa e montaggio. I maestri non trasmettono nozioni, ma esperienza attraverso lo svolgersi dell’attività. L’obiettivo è quello di diventare “autori” e non semplici professionisti. Ermanno Olmi ne parla come di un’osteria o di una bottega d’arte, nella quale si apprende “facendo”, in una dimensione di colloquio, di scambio di idee e di energie creative.
Ipotesi Cinema rinasce a Bologna, nel 2003 come momento complementare, e alternativo allo stesso tempo, alla tradizionale formazione universitaria e nasce così Ipotesi Cinema Formazione. Bologna sede storica del DAMS, ma anche sede della Cineteca di Bologna, le cui attività sul territorio nazionale e internazionale, le danno la capacità di accogliere questa struttura.
Il metodo della scuola prevede un laboratorio collettivo, “Postazione per la memoria”, nel quale tutti i partecipanti partecipano alle attività di sceneggiatura, regia, ripresa e montaggio. I maestri non trasmettono nozioni, ma esperienza attraverso lo svolgersi dell’attività. L’obiettivo è quello di diventare “autori” e non semplici professionisti. Ermanno Olmi ne parla come di un’ osteria o di una bottega d’arte, nella quale si apprende “facendo”, in una dimensione di colloquio, di scambio di idee e di energie creative.
Nel 2004 la scuola e la Cineteca di Bologna, in collaborazione con Rai 3 producono un cortometraggio, Osolemio – Autoritratto italiano, della durata di 53 minuti, presentato al Festival del Cinema di Venezia come evento speciale nella sezione “Corto Cortissimo”. L’opera è un progetto di Ermanno Olmi curato da Mario Brenta ed è stata realizzata da ventisei ragazzi della scuola come montaggio collettivo dei filmati realizzati nel corso del laboratorio.
Si susseguono vari lavori tra cui nel 2012 il documentario “ Come vorrei fosse il mio futuro” presentato al festival di Venezia 2012. Ermanno Olmi e Maurizio Zaccaro hanno sviluppato questo progetto con gli allievi degli ultimi cinque anni del laboratorio. Le centinaia di interviste realizzate in giro per l’Italia, selezionate e montate, sono diventate ora un film che offre uno spaccato significativo delle attese, le speranze, le delusioni e timori.